Nel 1966 nel Cantone di Svitto esistevano varie procedure per internare una persona in un «istituto di lavoro forzato» a partire dal suo 16esimo anno di età. Una di queste procedure era retta dalla legge cantonale del 1896 sulla creazione di un istituto di lavoro forzato per il Cantone di Svitto.

La legge in questione disciplinava, tra l’altro, che durante la procedura l’interessato andava ascoltato dall’ufficio distrettuale. Il presente verbale è stato steso dall’ufficio distrettuale del Comune di Svitto in occasione di un’audizione nell’estate del 1966.

 

Domande di ricerca e contenuto

La fonte ci permette da un lato di analizzare in modo critico l’audizione in quanto strumento usato dalle autorità, dall’altro di ricevere una valutazione della misura da parte dell’interessato stesso. È quindi un documento importante per tematizzare i limiti e la possibilità di agire dell’interessato.

Le domande da rivolgere alla fonte possono essere incentrate, ad esempio, sul modo di esprimersi dell’interessato durante l’audizione, sulle sue possibilità di agire per far sentire la propria voce, sulla misura in cui poteva influire sulla procedura oppure sulle domande poste dai rappresentanti delle autorità e sul modo in cui queste venivano integrate nel processo decisionale.

Nella presente fonte l’interessato condanna l’«internamento» inflittogli e identifica l’istituto di Kaltbach con una «prigione», considerando la misura attuata una punizione. Il paragone con altri protocolli dimostra che le audizioni venivano in molti casi svilite a semplici formalità e che, contrariamente al caso presente, le autorità prendevano pochi appunti. Sebbene singole deposizioni siano state registrate per scritto, raramente le autorità ne tenevano conto nel processo decisionale. Ciò dimostra la scarsa influenza che l’interessato aveva sulla procedura. Spesso si trovava in una situazione senza via di scampo.

 

Accesso alla fonte

La fonte fa parte di un dossier allestito dal Consiglio di Stato del Cantone di Svitto in occasione di decisioni sull’internamento di persone nell’istituto di lavoro forzato. L’ampiezza di tali dossier varia molto, in alcuni casi è stata archiviata soltanto la decisione, in altri ad esempio anche la perizia psichiatrica, la corrispondenza con le autorità comunali o i verbali di audizioni. Al fine di sottoporre i processi decisionali a un’analisi più approfondita è importante tenere conto anche di documenti delle istanze richiedenti. Nella maggior parte dei casi le richieste concernenti internamenti amministrativi provenivano dai Comuni, si trattava in prima luogo di verbali di assistenza e documenti riguardanti la tutela.

Tenendo conto di queste diverse fonti, la CPI analizza griglie di lettura nonché le concezioni sociali e dell’essere umano sottese alle decisioni delle rappresentanze delle autorità. L’obiettivo è anche quello di descrivere il processo di stigmatizzazione subito dalle persone interessate in seguito all’internamento amministrativo.

 

Osservazioni sulla fonte

L’ufficio distrettuale stesso ha proceduto a verbalizzare l’audizione. Il riporto selettivo delle affermazioni, la scelta dei termini, nonché il divario di potere tra i presenti richiedono particolare considerazione nell’analisi.

I dati personali sono stati resi anonimi a tutela dell’interessato.

 

F. Grossmann/Traduzione

 

INDICAZIONI SULLA Fonte

Verbale di audizione dell’ufficio distrettuale di Svitto, estate 1966.

Segnatura: Staatsarchiv des Kantons Schwyz: Akten 3/14_861/170 RRB 2338.